La nutrizione Ortomolecolare si riassume in tre punti:
-Le buone molecole
-in buona quantità
-nel posto giusto.
Non basta quindi che una sostanza sia non-estranea allorganismo per essere benefica, occorre ancora che sia fornita in quantità adeguata.
Parallelamente alla sviluppo dellalimentazione eumetabolica (per un buon metabolismo) di Hans NIEPER, una corrente molto vicina a questultima si è sviluppata negli Stati Uniti sotto limpulso del Premio Nobel per la Chimica, Linus PAULING.
In due parole: lorganismo biologico non può funzionare armonicamente se non riceve in quantità e qualità, alcune sostanze indispensabili al suo funzionamento.
La nostra alimentazione ormai non risponde più a questi bisogni per più ragioni:
-carenza o eccesso dovuti a squilibri alimentari
-ma anche alterazione degli elementi essenziali da additivi.
Gli stress permanenti della nostra vita moderna implicano una perdita importante di minerali essenziali, come il Magnesio o il Selenio, due elementi indispensabili nellimmunità anti-cancro e non disponibili in quantità sufficiente per via dei concimi chimici usati in agricoltura.
Viene applicata quindi la nutrizione ortomolecolare per determinare la relazione esistente tra lapparizione di questa o quella malattia e la presenza in quantità anomala (sia per eccesso sia per difetto) di queste sostanze essenziali. Prendiamo per esempio il Magnesio. E chiaro che emozioni e stress ripetuti causano una fuga importante di questo minerale di cui la carenza si traduce con disordini vissuti molto male come la fatica cronica, il disorientamento, la scarsità di memoria, crampi e formicolii alle estremità, stati depressivi, ecc Bisogna però distinguere due tipi di disordini: lemotività che causa perdita di Magnesio e gli altri disordini che ne sono la conseguenza. E necessario ridurre lemotività eccessiva con una terapia emozionale come può essere la Floriterapia di Bach.
La medicina moderna si interessa troppo poco alla prevenzione delle malattie, soluzione meno costosa e più razionale di qualsiasi cura, anche se sembra che un passo avanti sia stato fatto ( vedi le campagne promozionale di prevenzione attualmente sui media).
E importante inoltre ricordare che una malattia evolve spesso in 15 o 20 anni in sordina, prima di dichiararsi. Un paziente che non prova sintomi che lo disturbino nella sua attività è già forse ammalato senza saperlo. Ritroviamo questo processo sia nel cancro che nellarteriosclerosi o nellartrosi, e sono solo esempi. Disponiamo oggi di prove tangibili per capire che unalimentazione carente di certi elementi gioca un ruolo essenziale nello sviluppo di determinate malattie. Abbiamo aspettato forse troppo? Se avessimo ascoltato Ippocrate che già allora diceva ai suoi pazienti: "Fa che il cibo sia la tua medicina e che la tua medicina sia il cibo"La dott.ssa Catherine KOUSMINE ne ha fatto il punto forte della sua terapeutica.
Anche se occorrono tempo e pazienza per colmare una carenza, vale la pena di provare!.
(segue con LE VITAMINE)
